PSV-Napoli 6-2: seconda sconfitta in tre giornate

Il Napoli subisce una pesante sconfitta di 6-2 ad Eindhoven contro il Psv, incorrendo nella sua seconda perdita in tre partite della fase a gironi della Champions League.
La formazione di Antonio Conte avvia la partita nel modo giusto poco dopo la mezz’ora, grazie a un bel gol di McTominay assistito da Spinazzola, ma successivamente viene colta di sorpresa dalla reazione del Psv, che riesce a ribaltare il punteggio in pochi minuti: prima con un clamoroso e sfortunato autogol di Buongiorno su un cross di Perisic, poi con un errore di Beukema che consente a Saibari di realizzare il contropiede del 2-1.
Poi, nel giro di dieci minuti, accade di tutto. Lucca e Spinazzola si avvicinano al gol, ma non riescono a concretizzare. A trovare la rete è McTominay, che era stato in dubbio fino a poche ore prima del fischio d’inizio a causa di un problema fisico; tuttavia, gioca e segna: Spinazzola si spinge fino al fondo a sinistra, effettua un cross sul primo palo, dove arriva puntuale lo scozzese con un colpo di testa vincente.
Ma non c’è neanche il tempo di festeggiare, che dopo tre minuti il PSV pareggia: sfortunato Buongiorno nella deviazione di testa su un cross di Perisic, il pallone termina alle spalle di Milinkovic per l’1-1. Botta e risposta, e dopo altri quattro minuti, arriva anche il sorpasso: il Napoli si fa sorprendere su una ripartenza del PSV, con Saibari che parte in campo aperto e, a tu per tu con il portiere, non sbaglia. Il primo tempo si conclude con questo punteggio, 2-1, in un
Al rientro dagli spogliatoi, la squadra di Conte appariva motivata a riprendere gli avversari, considerando l’intensità mostrata nell’occupare la trequarti avversaria.
Al 51esimo, il corner da destra di Politano veniva deviato di testa da Lucca, il quale, però, non riusciva a centrare la porta dopo essersi smarcato bene sul primo palo.
Un minuto dopo, un errore di Gilmour in un retropassaggio stava per portare al terzo gol olandese, che però arrivava pochi secondi dopo: da uno sfondamento di Mauro Junior scaturiva un cross basso per Man, che si infilava senza opposizione sotto porta e siglava il 3-1.
Conte, disperato, tentava di rivoluzionare la situazione inserendo Lang, Juan Jesus e Gutierrez per aumentare il tasso tecnico in campo. Tuttavia, in campo, a correre il doppio erano i biancorossi, che all’ora di gioco sfioravano il quarto gol con Til, il quale aveva rubato palla dal limite a un distratto Juan Jesus. La terza rete sembrava aver davvero messo al tappeto gli azzurri, che faticavano a uscire con il pallone, e venivano salvati dal palo sul piazzato di Schouten.
Le notizie negative, tuttavia, non si esaurivano qui per il Napoli, poiché gli azzurri rimanevano in dieci a causa dell’espulsione di Lucca, il quale, dopo aver commesso un fallo in attacco, si rivolgeva in modo polemico all’arbitro tedesco Siebert, che gli mostrava il cartellino rosso. All’80esimo, Man si accentrava da destra e calciava un potente tiro mancino sul primo palo, segnando il quarto gol e lasciando di stucco Milinkovic.
L’unico a mostrare orgoglio per i partenopei era McTominay, che, di testa su un calcio d’angolo, realizzava un’inutile doppietta a cinque minuti dalla fine. Tuttavia, subito dopo, un ulteriore contropiede puniva nuovamente gli azzurri, che venivano sorpresi da Pepi, il quale, a pochi metri da Milinkovic, serviva l’accorrente Driouech, il cui tiro a piatto siglava il 5-2. Il neoentrato, non soddisfatto, colpiva da fuori area per il gol definitivo del 6-2.