L’Inter vola in Belgio e travolge l’Union Saint-Gilloise 4-0

L’Inter non commette errori: terza vittoria su tre in questa Champions League. I nerazzurri dominano 4-0 in trasferta contro l’Union SG e si posizionano in cima alla classifica a punteggio pieno, insieme a PSG e Arsenal.
Non è stato un primo tempo qualsiasi quello che si è svolto al Lotto Park: si è trattato di una narrazione con due capitoli distinti e quasi opposti. Nei primi venti minuti, l’Union St. Gilloise ha imposto il proprio ritmo con audacia, pressing alto e pericoli costanti; negli ultimi dieci, invece, l’Inter ha mostrato la spietata lucidità delle grandi squadre, colpendo due volte con la precisione di un chirurgo.
Fin dal fischio d’inizio, i belgi hanno scelto di attaccare, piuttosto che attendere. Nessuna timidezza, nessun rispetto reverenziale: tre minuti sono sufficienti per far scattare l’allerta nella metà campo nerazzurra. David supera De Vrij e costringe Sommer a una deviazione in angolo, poi la pressione diventa incessante, tanto che la difesa dell’Inter deve fare affidamento sui riflessi del portiere e persino su un intervento provvidenziale di Lautaro sulla linea di porta per evitare di trovarsi in svantaggio. È un avvio frenetico, che costringe Chivu a riorganizzare le coperture mentre il centrocampo fatica a trovare respiro e profondità.
Al 15′ e oltre, le opportunità più chiare continuano a essere dei padroni di casa. La situazione tattica è evidente: il St. Gilloise non si limita a difendersi, ma gioca con audacia e genera pericoli: quattro calci d’angolo nei primi venti minuti ne sono la dimostrazione. L’Inter subisce, ma non si arrende: lavora su piccoli movimenti, cerca di scaricare per gli esterni e attende il momento opportuno per colpire.
Quel momento si presenta tutto alla fine della frazione. Al 42′ si verifica il primo squillo: corner, sponda in area di Bisseck e tocco di Dumfries che insacca con il sinistro.
La reazione è immediata e rapida: al 45′ arriva il raddoppio. Dumfries avanza ancora sulla fascia destra, rompe la catena difensiva con una giocata pulita e serve un pallone che Pio Esposito trasforma in assist di prima per Lautaro. L’argentino, dopo l’errore clamoroso avvenuto qualche minuto prima (quando, a tu per tu con Scherpen, aveva tentato una finta finendo per perdere l’occasione), si prende la sua rivincita con un destro a giro sul secondo palo, freddo e definitivo.
L’Union cerca comunque di rendere meno amaro il passivo. Al 65’, Niang prova a concludere dal limite con un potente sinistro, ma impreciso, che termina a lato di poco. Questo è il segnale di una squadra che non si arrende, ma la sensazione è che la serata sia ormai segnata. L’Inter rallenta i ritmi, fa girare palla e controlla.
Al 69’ arriva l’unico rimpianto della serata: Pio Esposito, servito da una grande discesa di Dumfries sulla destra, si trova davanti alla porta spalancata ma calcia malamente a lato. Un errore che lascia per un attimo l’amaro in bocca al giovane attaccante, ma la sua serata non è finita lì: pochi minuti dopo, sul servizio arretrato del neoentrato Bonny, si riscatta con una conclusione precisa in scivolata che vale il 4-0 e il suo primo gol in Champions League.
Union Saint-Gilloise (3-5-2): Scherpen; Mac Allister, Burgess, Leysen; Khalaili, Zorgane (39′ st Schoofs), Rasmussen (16′ st Giger), Van De Perre, Niang (30′ st Patris); Ait El Hadj (16′ st Florucz), David (16′ st Rodriguez). A disp.: Chambaere, Barry, Guilherme Smith, Boufal, Sykes. All.: Hubert.
Inter (3-5-2): Sommer; Bisseck, De Vrij, Bastoni (14′ st Dimarco); Dumfries (32′ st Luis Henrique), Frattesi, Calhanoglu (14′ st Sucic), Zielinski, Carlos Augusto; Lautaro Martinez (14′ st Bonny), Esposito. A disp.: J. Martinez, Calligaris, Acerbi, Diouf, Mkhitaryan, Barella, Akanji. All.: Chivu.