Milan batte 2-1 Fiorentina e conquista la vetta in solitaria davanti al terzetto composto

Il Milan riesce a ribaltare il risultato contro la Fiorentina, vincendo 2-1 e conquistando così la prima posizione in classifica, grazie agli errori di Roma e Napoli.

Poca qualità e solo agonismo nei primi 45′, con le due squadre schierate perfettamente a specchio con il 3-5-1-1.
Leao e Saelemaekers si muovono frequentemente al largo dell’area, il che compromette la qualità negli ultimi metri; dall’altra parte, Kean è lasciato al suo destino e tocca pochi palloni.

Il primo tempo offre davvero poche emozioni e le due squadre si esibiscono a ritmi troppo lenti per un livello del genere. Le uniche opportunità si presentano sui piedi di Tomori e Pavlovic: entrambi, il primo con il sinistro e il secondo con il destro, colpiscono male e calcia alto da posizioni estremamente favorevoli, in particolare per quanto riguarda il serbo.

Il Milan riesce a procurarsi le uniche due occasioni da calcio da fermo e su rimpallo, ma il pallone finisce sempre sui piedi del calciatore sbagliato: al 5′ Tomori calcia alle stelle, mentre l’errore di Pavlovic al 21′ è ben più grave, poiché calcia clamorosamente alto da pochi passi.
L’unico alibi per il difensore serbo è che ha calciato di destro, essendo lui un mancino.

Così, l’azione più bella dal punto di vista tecnico è un dribbling di Maignan su Kean, con San Siro che applaude la bravura del suo portiere con i piedi.

Più vivo ed emozionante (ci voleva poco a dir la verità), il secondo tempo: Gosens a porta vuota approfitta dell’errore di Maignan e costringe Allegri a effettuare l’unico vero cambio in panchina, inserendo Gimenez.

Dall’altra parte, anche De Gea ha qualche responsabilità sul pareggio di Leao, ma poi si riscatta sulla zampata di Gimenez.
A finire dietro la lavagna è, però, Parisi, a causa del discusso episodio del calcio di rigore che condanna i suoi e manda in Paradiso il Diavolo.